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Cosa è accaduto nei primi otto mesi del 2017 in merito alle denunce pervenute all’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro?
È possibile prenderne visione nella sezione “Open data” del sito dell’Inail (database pubblico, aperto e senza restrizioni per il riutilizzo): pur trattandosi di numeri ancora provvisori si può comunque avanzare già una lettura dell’andamento generale.
Ad esempio, si constata un incremento dell’1,3% delle denunce d’infortunio sul lavoro rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente (2016): si parla di 421.969, e cioè 5.229 in più (in particolare: quasi 3.400 casi soverchianti per gli uomini e oltre 1.800 per le donne).
Gli aumenti, tuttavia, si sono registrati (per il momento) solo nel comparto Industria e servizi e in quello dei dipendenti statali, mentre per l’Agricoltura e per le scuole pubbliche statali si palesa addirittura un calo (4,8% e 1,9%).
Altro dato da sottolineare è quello territoriale, giacché le comunicazioni di sinistro lavorativo sono aumentate al Nord (con Lombardia ed Emilia Romagna in testa) e al Centro (anche se in modo più contenuto), mentre sono diminuite al Sud e nelle Isole (in particolare in Sicilia e Puglia).
Facendo un confronto per mesi, invece, ciò che si evince è un aumento nell’agosto corrente rispetto a quello del 2016 (1528 casi in più, che equivale ad un incremento del 16,7%).
Casi Mortali
Un aumento nel periodo in analisi si è registrato anche in merito agli infortuni sul lavoro con esito mortale: 31 in più rispetto al 2016 (pari ad un più 4,8%), ma comunque 70 in meno rispetto al 2015.
Anche in questo caso si registra tra il 2017 e il 2016 un aumento (48 casi) nel comparto Industria e servizi (con un picco a gennaio che registra una proporzione di 89 a 51 tra i due lassi di riferimento) e una diminuzione sia in Agricoltura che nel Conto Stato (con rispettivamente meno 4 e meno 13 casi).
Anche in questo frangente lo scotto maggiore è rappresentato dalla componente maschile della forza lavoro, rispetto a quella femminile.
E allo stesso modo, anche dall’analisi territoriale, emerge un aumento di 31 casi delle denunce di infortuni mortali in ambito lavorativo nel Nord-Ovest, una diminuzione nel Nord-Est (col Veneto che guadagna il posto d’onore) e nel Centro (dove migliorano Toscana e Umbria, ma peggiora il Lazio).
Denunce di malattia professionale
I primi otto mesi del 2017 registrano invece un decremento di 1153 denunce di malattia professionale rispetto al medesimo lasso di tempo del 2016 (pari dunque al 2,8%): tra tutte, le patologie più diffuse continuano ad essere quelle a carico del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell’orecchio, che complessivamente raggiungono l’80% dei casi.
In conclusione, non solo è possibile riassumere che da gennaio ad agosto del 2017 sono stati denunciati più casi di infortuni sul lavoro, anche con esito mortale, rispetto a quanto è accaduto per i corrispettivi otto mesi del 2016, mentre sono diminuite le denunce relative alle malattie professionali, ma anche che la questione della sicurezza sul lavoro è una necessità sempre emergente del comparto lavorativo italiano.
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